domenica 5 luglio 2009

Vicenza, 4 luglio 2009 NoDalMolin

da www.youreporter.it

Imponente schieramento delle forze dell'ordine. La testa del corteo chiede alla polizia di spostarsi per far procedere la manifestazione.

La testa del corteo, organizzato con i cordoni e gli scudi, chiede con determinazione la rimozione dello smisurato schieramento di forze dell'ordine che stanno palesemente impedendo lo svolgimento della manifestazione. Numerosi sono stati i controlli alle automobili e ai pullman che stavano raggiungendo Vicenza.

Più che un blocco della polizia sembra un vero e proprio divieto a manifestare. La testa del corteo sta avanzando lentamente.

La testa del corteo respinge l'avanzata dei carabinieri. Le forze dell'ordine lanciano lacrimogeni contro i manifestanti.

La testa del corteo è ferma sul ponte. I blindati della polizia avanzano sul ponte davanti alla testa del corteo.

La testa del corteo si è ricompattata, si trova all'altezza del Presidio dove si susseguono interventi che ribadiscono la volontà di procedere lungo il percorso autorizzato.

Le migliaia (13 mila circa) di persone presenti non si sono fatte intimorire dalle cariche della polizia (3 mila tra polizziotti, carabinieri e finanzieri, elicotteri e unità cinofine). La generosità dei manifestanti in testa ha retto di fronte alla brutalità delle forze dell'ordine e ha difeso le migliaia di persone venute oggi a Vicenza per fermare le basi di guerra.

Cinzia Bottene sottolinea come la scelta di schierare questa forza smisurata a difesa di una base di guerra americana sia una grave sconfitta per lo stato italiano.

2 commenti:

  1. dai tempi di comiso non vedevo le forze dell' "ordine" disordinare manifestazioni pacifiche (ho fatto un po' di figli nel frattempo)...
    che dire loro? "Andate a lavorare, andate a lavorare!"
    ai miei tempi si cantava: "poliziotto,
    grande e forte, tu difendi,
    la tua morte!"
    peace and love
    paolo

    RispondiElimina
  2. Per fortuna ti sei perso la puntata di Genova 2001.
    Stesso governo, stesso reparto Tuscania in assetto antisommossa, ma questa volta i blindati avevano le fiancate scritte in arabo.
    La globalizzazione!
    peace and love

    RispondiElimina