mercoledì 6 luglio 2011

Cronache dalla Val Susa

Torniamo in Val di Susa, con le corriere partite da Vicenza alle tre di notte, piene di donne uomini e ragazzi che si sono pagati il viaggio, portati i panini e l'acqua, nessun bastone e nemmeno le bandiere con grande disappunto di Arnaldo che va per i settanta ma non manca mai agli appuntamenti fatidici della storia! Niente bottiglie molotov e nemmeno di vino perchè fa un gran caldo, invece molta cioccolata che Giorgio che va oltre gli anta, non può più mangiare e perfino una gran torta fatta dalle donne del presidio di cui non si può dire ovviamente l'età. I giovani che cantano e urlano per i primi dieci minuti e poi crollano sfiniti per la lunga notte bianca.
Quando arriviamo quasi ci stupiamo per gli applausi e le domande di molti: come va a Vicenza, cosa fate, c'è ancora il presidio? Il nodalmolin evoca ancora passione. La maggior parte di noi scende lungo i tornanti della montagna con i sindaci e la popolazione della valle. I più giovani arrivano dall'alto a ridosso della recinzione del cantiere presidiato come una base militare, i meno giovani invadono il prato davanti alla centrale idroelettrica, porta d'accesso al cantiere, dove ci si ferma a mangiare e riposare, si ascoltano gli interventi di Perino e Grillo. Poi si è tutti coinvolti nei contrapposti scontri fra chi armato di tutto punto e lancia lacrimogeni, pallottole di gomma, getti potenti di acqua, ben protetto da scudi e caschi e utilizza perfino gli escavatori per rimuovere gli ostacoli che trova sulla strada e gli altri che mezzi nudi lanciano sassi e rilanciano indietro i lacrimogeni. Per ore in mezzo al fumo sudati e stanchi morti, con la popolazione della valle, abbiamo sostento e parteggiato per chi era più debole e disarmato. I giornali, i telegiornali, i partiti e i politici cappeggiati da Napolitano, sono stati ancora una volta, uniti tutti in coro ad intonare la solita litania, quella vista e sentita a Genova giusto dieci anni fa, ma che risale nella storia, passando per Bava Beccaris che prendeva a cannonate i dimostranti. Di questo si parlava in corriera al rientro prima di crollare tutti addormentati sui sedili ed arrivare a Vicenza di nuovo a notte fonda con Arnaldo che ci sveglia di soprassalto urlando: tutti a Genova il 20 luglio prossimo.

Io, "black block" di mezza età, ovvero una degli sconsiderati che a gambe nude e mani vuote è salita sui monti e poi scesa per i boschi a dar battaglia con la speranza di un altro mondo possibile nel cuore.
Ora che anche l'ultima traccia di adrenalina mi ha lasciato, mi sento stanca. Assaporo la pienezza dei miei 50anni che ho nel corpo ma non ancora nella testa, sono spossata dalle fatiche di ieri e dallo stress. Correre sù e giù dentro al bosco per cercare di avvicinarci e poi scappare dai lacrimogeni, mi ha messo alla prova. Se mi avessero proposto di andar per funghi, avrei rifiutato perchè non me la sarei sentita, ma per questo si, lo rifarei ora e subito. Ora sono stanca di questo mondo di merda più ancora che nelle gambe. Stanca di sentirmi chiamare black blok dalle tv e dai giornali. Senza più fiato per respirare ma pronta a gridarlo ancora, GIU' LE MANI DALLA VAL SUSA. Stanca, ma felice di essere stata con voi e per voi nei boschi a dar battaglia. Mi ripeto ancora, ho difeso la Val Susa perchè tutto il mondo è il mio giardino ed io sono orgogliosamente nimby.

video della testimonianza di Fabiano Di Berardino della rete Global Project ed esponente del centro sociale bolognese Tpo ferito durante gli scontri in Val di Susa e denunciato a piede libero: "Dicevano 'ti ammazziamo', mi hanno rovesciato addosso dell'urina lasciandomi sotto il sole per tre ore" (video di M. Ravarino)



Accade alla Maddalena di Chiomonte. di ConteRosso76
trovato nel blog C O M O T V F R E E che invito a visitare

3 commenti:

  1. Un grande abbraccio da un altro cinquantenne o giù di lì...E' questa la giusta dimensione dello stato di fatto . E' perfettamente chiaro che la gente di quei posti si è abbondantemente rotta i coglioni degli avvoltoi che girano da quelle parti...E' chiaro chi ci vuole speculare e guadagnare e che si vuole difendere...E' chiaro che chi non c'entra niente con tutto questo è immediatamente visibile, come se un enorme evidenziatore passasse sulle sue azioni...Anche quando si veste di nero si maschera e non ha neanche il coraggio e le palle di farsi vedere in faccia..perchè non c'entra niente con tutto questo...perchè è lui è un "niente ".

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  2. beh, la tua è una vera e propria confessione di una violenza premeditata ai danni del progresso della nazione!
    Ti vedo con le domande trai denti, come coltelli taglienti, che chiedi "perché dovete fare quest'opera? qual'è la vostra idea di sviluppo? dove volete portarci? a cosa siamo pronti a rinunciare per il progresso?". Queste sono domande di una violenza inaudita e tu non puoi sbandierarle a destra e manca impunemente, prova è della loro ignominia che pochi osano rispondere, quasi nessuno in pubblico.

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  3. e nessuno parla delle ragioni del no
    ora parlano solo di back block
    assurdo

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