martedì 31 maggio 2011

lunedì 30 maggio 2011

Insostenibilità nucleare 3

Con la firma del Presidente della Repubblica, il decreto che affossa il referendum anti-nucleare e’ diventato legge! Chiaro e palese davanti ai nostri occhi e alla nostra coscienza, l’intendimento fortemente antidemocratico di questo atto. Ciò che colpisce profondamente è l’arroganza con cui il governo ha compiuto questo scippo: esso ormai, ha totalmente perso il senso del limite, del confine tra ciò che è democrazia e ciò che non lo è.

Ora la palla passa alla Cassazione, che si pronuncerà probabilmente, il 1 giugno.

Dimostriamo la nostra consapevolezza,
ma soprattutto, il nostro profondo e bruciante dissenso!

Teniamoci pronti
a  scendere in Piazza il giorno del verdetto!

domenica 29 maggio 2011

Insostenibilità nucleare 2

Angelo Baracca, Ernesto Burgio, Giorgio Ferrari Ruffino e Mycle Schneider hanno pubblicato da poco SCRAM: ovvero, la fine del nucleare, per i tipi di Jaca Book. 

L’acronimo sta per Safety Control Rod Axe Man, che letteralmente significa "l’uomo-ascia della barra di controllo di sicurezza", cioè colui che nel primo reattore nucleare degli Stati Uniti (la pila di Chicago o pila di Fermi del 1942) era addetto a inserire la barra di emergenza, sospesa ad una fune che veniva recisa con un’ascia, per spegnere il reattore nucleare.

venerdì 27 maggio 2011

Insostenibilità nucleare

Il decreto legge (cosiddetto) Omnibus, contenente alcune norme che nelle intenzioni del governo vanificherebbero il quesito referendario sul nucleare dovrà essere firmato dal Capo dello Stato e, quindi, promulgato. Solo allora, la Cassazione si esprimerà sul mantenimento, o meno, di tale referendum (al momento, nulla osta per gli altri quesiti sull'acqua pubblica e sul legittimo impedimento, ma c'è da aspettarsi di tutto...). Le decisione arriverà pochi giorni prima della consultazione referendaria.
Secondo una "vecchia" sentenza della Consulta (la n. 68 del 1978), soltanto l'abrogazione completa della norma sottoposta a referendum può bloccare la consultazione popolare. Non pare sia questo il caso.
Infatti, l'articolo 5 della nuova legge nei commi dal 2 al 7, abroga le norme che oggi regolano l'insediamento di centrali nucleari, accogliendo così le richieste dei promotori del referendum, al comma 1, rimanda soltanto di un anno la costruzione di nuove centrali nucleari, nel quadro di un nuovo piano energetico nazionale da definire, dopo che saranno stati svolti approfondimenti in materia di "sicurezza nucleare".
In altri termini, l'opzione nucleare non viene affatto scartata, come invece pretendono i promotori del referendum, ma solo sospesa. Tale interpretazione, del resto, è confermata dallo stesso governo.
C'è, inoltre, un altro aspetto che peserà probabilmente nella discussione in Cassazione: secondo il comma 8 dell'articolo approvato, il varo del citato piano energetico nazionale sarà un atto meramente amministrativo della Presidenza del Consiglio, non essendo più soggetto all'approvazione di alcuna legge da parte del parlamento, il quale potrà essere solo consultato. È evidente, in tal senso, come l'opzione nucleare possa tornare in gioco, dopo che ai cittadini sia stata negata, con un artifizio, la possibilità di esprimersi in merito.
Per questi motivi, vari giuristi ritengono che la Cassazione confermerà la validità del referendum proposto.

Lunedì 6 Giugno 2011 - ore 20:30
presso la Cooperativa Insieme, via B. Dalla Scola 253, Vicenza

Insostenibilità nucleare
Questione energetica e democrazia; silenzi, bugie, esigenze di trasparenza; scienza e salute; radioattività, ambiente e vita.
ne parliamo con
Docente di Fisica all’Università di Firenze, saggista, fra gli animatori del Comitato Scienziate e Scienziati Contro la Guerra.
e
Pediatra, presidente del Comitato Scientifico della Società Internazionale di Medici per l'Ambiente (ISDE).

mercoledì 25 maggio 2011

Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso


Un'amica mi ha scritto:

Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso

Annie Hebert
attivista per la pace

Aprendo il giornale del mattino troviamo dei titoli inquietanti:
ancora atti casuali di violenza insensata. Per motivi futili si uccide, si colpiscono selvaggiamente persone inermi...
Ogni giorno leggiamo esterrefatti questi avvenimenti. Sembra che il mondo intero sia impazzito! Qualcosa si deve pur fare...
Ho trovato questa proposta:

Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso

E' uno slogan che si è diffuso da po' di tempo negli Stati Uniti e che ho recuperato dal web. Lo trovo geniale e sempre valido, in tutti i tempi e a tutte le latitudini.
E' una gelida giornata invernale a San Francisco. Una donna su un'auto, con i regali di Natale accatastati sul sedile posteriore, arriva al casello del pedaggio per il ponte sulla baia.
"Pago per me e per le sei auto dietro di me", dice con un sorriso.
Uno dopo l'altro, i sei automobilisti arrivano al casello, dollari in mano, solo
per sentirsi dire: "Una signora lì davanti ha già pagato il biglietto per lei. Buona giornata".
La donna dell'auto, si venne a sapere, aveva letto qualcosa su un biglietto attaccato ad un nastro adesivo al frigorifero di un amico:
"Praticate gentilezza a casaccio e atti di bellezza privi di senso".
La frase sembrò rivolta direttamente a lei, e se la ricopiò.
Ora la frase si sta diffondendo, su adesivi, sui muri, in fondo alle lettere e ai biglietti da visita.
Con il suo propagarsi, si diffonde anche la visione di una guerriglia della bontà.
La cosa interessante è che questi atti sono casuali, non richiesti, del tutto spontanei, fatti solo per far sorridere la gente, per farla sentire meglio.
E non si può essere destinatari di tali gentilezze senza provare uno choc, un sobbalzo piacevole.
Se voi foste stati fra quegli automobilisti che si trovarono il biglietto del ponte pagato, chissà cosa sareste stati ispirati a fare per qualcun altro più tardi...
Avreste dato la precedenza a qualcuno all'incrocio?
Avreste sorriso a un impiegato stanco?
O qualcosa di più importante, di più grande?
Come tutte le rivoluzioni, la guerriglia della bontà comincia lentamente, con un unico atto, poi dilaga ed è irrefrenabile.

lunedì 23 maggio 2011

23 maggio

"La mafia non è affatto invincibile.

È un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.

Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni
".

Così diceva Giovanni Falcone, assassinato il 23 maggio 1992 insieme alla moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.



invito a leggere un post su Italian Samizdat




Dopo questa strage ci furono l'assassinio di Paolo Borsellino e la sua scorta e le bombe di Firenze e Roma a preparare i giorni che stiamo vivendo.

Una conoscente siciliana, laureata e parente di un onesto cronista di mafia, mi ha detto che quelli che vengono uccisi dalla mafia sono dei "cretini" perchè non hanno capito che il loro sacrificio non serve a niente e lasciano i congiunti senza un reddito.
Forse, abitando nel nord dell'Italia non si può capire cosa significhi convivere con la mafia dove i comportamenti mafiosi pervadono capillarmente la socialità e sono la normalità.

in un blog in lingua inglese ho trovato questa frase che faccio subito mia:
this is Giovanni Falcone a hero who died for his country

venerdì 20 maggio 2011

sulla primavera araba


Dall'album Combat Rock del 1982; secondo wikipedia: ...l'idea della canzone sarebbe venuta fuori dal fatto che in Iran veniva vietata la musica rock.
Il videoclip presenta un arabo e un ebreo che intraprendono una stretta amicizia, seguiti da un armadillo.

Questo brano musicale, anche se datato, si rivela di grande attualità.

Il discorso al mondo arabo tenuto al Cairo due anni fa e l'ultima proposta negoziale del Presidente USA, inseriti nella straordinaria stagione della primavera araba, riportano il mai risolto conflitto in Palestina, ormai divenuto genocidio di fronte agli occhi di tutti, al centro dell'attenzione e all'esigenza di una soluzione politica in chiave interculturale.

martedì 17 maggio 2011

apartheid


In quel che lo stesso Nelson Mandela chiama "il vero apartheid" (in una lettera ad un giornalista scrive che quello che hanno subito in Sudafrica non arriva alla crudeltà e alla durata del genocidio continuo che porta avanti lo stato israeliano dal 1948) i palestinesi continuano a subire la guerra con il silenzio complice di tutti.

Vedi illuminante lettera (in inglese) a Thomas Friedman

lunedì 2 maggio 2011

mancano quattro giorni allo sciopero generale



le manifestazioni
il canale dedicato nella CGIL.tv

Si scrive sciopero, si legge democrazia. Questa è la filosofia con cui il Presidio No Dal Molin parteciperà allo sciopero generale indetto per il prossimo 6 maggio dalla Cgil.

Scendiamo in piazza il 6 maggio, tutte e tutti, uniti per gridare forte che Vicenza è una città che continua a lottare per i diritti, la libertà, la democrazia, contro la guerra e per la pace.

Vogliamo attraversare lo sciopero, allargarlo, generalizzarlo, renderlo efficace, e per rendere possibile tutto questo abbiamo deciso di dar vita, assieme a tanti altri soggetti, a partire dal sindacato dei metalmeccanici Fiom, alla rete “Uniti per lo sciopero”.

Vogliamo che le strade della nostra città il 6 maggio siano intasate, attraversate da tanta gente, siano essi lavoratori o studenti, pensionati o precari, uomini e donne, ragazze e ragazzi, perché la crisi è una cosa che ci riguarda tutti. Abbiamo voluto, come Uniti per lo Sciopero, darci appuntamento alle ore 8.00 davanti alle acciaierie Valbruna, per poi raggiungere in corteo piazza Castello, dove si concluderà la manifestazione. leggi tutto