mercoledì 20 luglio 2011

donne e immagine


pagina 11 del vademecum del regolamento di polizia urbana, presentato dai Sindaci dell'Assemblea dei Comuni del Distretto di Polizia Locale PD1A.

Tra le tante cose non consentite al fine di garantire qualità e sicurezza nell'ambiente urbano:
Fermarsi temporaneamente ed intrattenersi a concordare e contrattare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l'attività di meretricio su strada o aree pubbliche o aperte al pubblico...

L'illustrazione dice molto di più di quanto sia scritto.

Per tutte quelle giovani donne contattate e contrattate al telefono, non è prevista alcuna vignetta esplicativa.

venerdì 15 luglio 2011

evoluzione della specie


"Noi abbiamo bisogno della Natura e dei servizi ecosistemici per sopravvivere... mentre per la Natura l'esistenza di un bipede che guarda la televisione è francamente superflua"

Telmo Pievani


giovedì 7 luglio 2011

Eccidi nazisti lungo l'Appennino ergastolo per 9 ufficiali tedeschi

6 luglio 2011

Per gli eccidi nazisti del 1944 lungo l'Appennino tosco-emiliano il Tribunale militare di Verona ha condannato nove, tra ex ufficiali e sottoufficiali tedeschi, oggi tutti novantenni, ad almeno un ergastolo ciascuno. La sentenza è stata letta in tarda serata dal Giudice Vincenzo Santoro dopo una lunga camera di consiglio.

Hanno atteso pazientemente per ore nello spazio riservato al pubblico nell'aula del tribunale militare di Verona, dove sono arrivati anche in pullman assieme ai loro sindaci i familiari delle vittime delle stragi naziste compiute nell'Appennino tosco-emiliano nel 1944 ed hanno ascoltato in silenzio la sentenza letta alle 21 dal presidente Vincenzo Santoro, con la quale tutti gli imputati sono stati condannati ad almeno un ergastolo per gli eccidi che sono costati la vita a 140 civili.

«È una sentenza storica - ha detto Italo Rovali, presidente dell'Associazione Vittime di Cervarolo (Reggio Emilia) -, ritengo che le testimonianze che abbiamo fornito siano state determinanti. Siamo stati forti, non abbiamo mai mollato e la nostra tenacia ha vinto». «Dobbiamo dare atto ha tutti i familiari delle vittime - ha detto Fabio Braglia, sindaco di Palagano (Modena) - che hanno seguito il processo fin dalle prime battute e si sono costituiti parte civile insieme a noi».

«Volevamo giustizia per le vittime dell'eccidio e finalmente l'abbiamo avuta - ha aggiunto - e noi siamo qui vicino a loro, li abbiamo sempre sostenuti, per portare alla luce la storia dei nostri paesi».
fonte: Unità

Un'altra notizia che merita attenzione:
Olanda condannata per Srebrenica. I caschi blu complici del massacro
tratta dal blog di Alessandro Ghebreigziabiher

mercoledì 6 luglio 2011

Cronache dalla Val Susa

Torniamo in Val di Susa, con le corriere partite da Vicenza alle tre di notte, piene di donne uomini e ragazzi che si sono pagati il viaggio, portati i panini e l'acqua, nessun bastone e nemmeno le bandiere con grande disappunto di Arnaldo che va per i settanta ma non manca mai agli appuntamenti fatidici della storia! Niente bottiglie molotov e nemmeno di vino perchè fa un gran caldo, invece molta cioccolata che Giorgio che va oltre gli anta, non può più mangiare e perfino una gran torta fatta dalle donne del presidio di cui non si può dire ovviamente l'età. I giovani che cantano e urlano per i primi dieci minuti e poi crollano sfiniti per la lunga notte bianca.
Quando arriviamo quasi ci stupiamo per gli applausi e le domande di molti: come va a Vicenza, cosa fate, c'è ancora il presidio? Il nodalmolin evoca ancora passione. La maggior parte di noi scende lungo i tornanti della montagna con i sindaci e la popolazione della valle. I più giovani arrivano dall'alto a ridosso della recinzione del cantiere presidiato come una base militare, i meno giovani invadono il prato davanti alla centrale idroelettrica, porta d'accesso al cantiere, dove ci si ferma a mangiare e riposare, si ascoltano gli interventi di Perino e Grillo. Poi si è tutti coinvolti nei contrapposti scontri fra chi armato di tutto punto e lancia lacrimogeni, pallottole di gomma, getti potenti di acqua, ben protetto da scudi e caschi e utilizza perfino gli escavatori per rimuovere gli ostacoli che trova sulla strada e gli altri che mezzi nudi lanciano sassi e rilanciano indietro i lacrimogeni. Per ore in mezzo al fumo sudati e stanchi morti, con la popolazione della valle, abbiamo sostento e parteggiato per chi era più debole e disarmato. I giornali, i telegiornali, i partiti e i politici cappeggiati da Napolitano, sono stati ancora una volta, uniti tutti in coro ad intonare la solita litania, quella vista e sentita a Genova giusto dieci anni fa, ma che risale nella storia, passando per Bava Beccaris che prendeva a cannonate i dimostranti. Di questo si parlava in corriera al rientro prima di crollare tutti addormentati sui sedili ed arrivare a Vicenza di nuovo a notte fonda con Arnaldo che ci sveglia di soprassalto urlando: tutti a Genova il 20 luglio prossimo.

Io, "black block" di mezza età, ovvero una degli sconsiderati che a gambe nude e mani vuote è salita sui monti e poi scesa per i boschi a dar battaglia con la speranza di un altro mondo possibile nel cuore.
Ora che anche l'ultima traccia di adrenalina mi ha lasciato, mi sento stanca. Assaporo la pienezza dei miei 50anni che ho nel corpo ma non ancora nella testa, sono spossata dalle fatiche di ieri e dallo stress. Correre sù e giù dentro al bosco per cercare di avvicinarci e poi scappare dai lacrimogeni, mi ha messo alla prova. Se mi avessero proposto di andar per funghi, avrei rifiutato perchè non me la sarei sentita, ma per questo si, lo rifarei ora e subito. Ora sono stanca di questo mondo di merda più ancora che nelle gambe. Stanca di sentirmi chiamare black blok dalle tv e dai giornali. Senza più fiato per respirare ma pronta a gridarlo ancora, GIU' LE MANI DALLA VAL SUSA. Stanca, ma felice di essere stata con voi e per voi nei boschi a dar battaglia. Mi ripeto ancora, ho difeso la Val Susa perchè tutto il mondo è il mio giardino ed io sono orgogliosamente nimby.

video della testimonianza di Fabiano Di Berardino della rete Global Project ed esponente del centro sociale bolognese Tpo ferito durante gli scontri in Val di Susa e denunciato a piede libero: "Dicevano 'ti ammazziamo', mi hanno rovesciato addosso dell'urina lasciandomi sotto il sole per tre ore" (video di M. Ravarino)



Accade alla Maddalena di Chiomonte. di ConteRosso76
trovato nel blog C O M O T V F R E E che invito a visitare

martedì 5 luglio 2011

notte bianca contro la censura

Ogni giorno devo leggere delle malefatte di vecchi invidiosi della altrui gioventù, aggrappati ai loro privilegi e con una mentalità rivolta al passato. Si definiscono "utilizzatori finali" di giovani donne e odiano i giovani tanto da non permettere loro un presente e un futuro dignitoso. Egoisti ed egocentrici, le loro scelte e decisioni riguardano esclusivamente i loro interessi privati e immediati, incuranti delle conseguenze che non subiranno (nucleare). Hanno interrotto il legame intergenerazionale, per il quale ogni generazione prepara il mondo per quelli che verrano, per un qui ed ora e solo per me. Si vendicano della natura matrigna (invecchiamento, difetti fisici, ecc...), esercitando potere, repressione e censura.

Stefano Rodotà scrive oggi su Repubblica:
Un legislatore consapevole dovrebbe... partire dalla premessa che la Rete è un luogo di condivisione del sapere, che il diritto di manifestazione del pensiero ha trovato strade nuove, sì che provvedimenti punitivi repressivi legati a vecchi schemi concretamente possono diventare uno stumento che, con il pretesto della tutela del diritto d'autore, introducono una nuova inammissibile forma di censura... Non si può entrare nel futuro con la testa rivolta al passato.

La mobilitazione contro la censura del web, continua nel Sitononraggiungibile, dove si possono trovare documenti, analisi, approfondimenti, e una raccolta di firme che ha superato quota 15 mila.
In difesa del web, blogger, politici, giornalisti, artisti ed esperti, oggi, alle 17:30, a Roma, manifestano il proprio dissenso e spiegano a tutti che razza di scempio sta per essere perpetrato.


Online video chat by Ustream
Concludo con le parole finali dell'articolo di Rodotà:
Non possiamo dire che la libertà in Rete è un bene prezioso, con una scappellata alle primavere arabe, e poi accettare spensieratamente logiche che possono ridurre al silenzio chi si esprime in Internet.

venerdì 1 luglio 2011

Censura

Il 6 luglio l’AgCom voterà una delibera con cui si arrogherà il potere di oscurare siti internet stranieri e di rimuovere contenuti da quelli italiani, in modo arbitrario e senza il vaglio del giudice.


Cosa si può fare?

Andare alla pagina di Agorà Digitale in cui sono raccolti tutti i link, le iniziative e le proposte dei cittadini;

Se sei un blogger, scrivi un post, usando il logo e riportando i link qui sopra, diffondendolo il più possibile tra amici e conoscenti.

Firmare e diffondere la petizione sul sito di Avaaz.

Partecipare e invitare tutti i tuoi amici il 5 luglio sera a “La notte della rete“: quattro ore no-stop in cui si alterneranno cittadini e associazioni in difesa del web, politici, giornalisti, cantanti, esperti.

Partecipare a una delle manifestazioni che si stanno a preparando a Roma e in diverse città.


Grazie ad Alessandro Gilioli e al suo blog