venerdì 16 novembre 2012

una frase infelice

Dopo più di un anno, da quell'uscita infelice, non è cambiato niente:
lo scippo delle risorse alla cultura e all'istruzione sono una costante e tragica realtà tutta italiana.
E se gli studenti insieme ai loro insegnanti, protestano per una scuola migliore e contro i tagli, arriva la polizia a "difenderli".

In Veneto, l'Assessore all'istruzione della Regione, E.Donazzan, che in campagna elettorale aveva promesso la difesa della formazione professionale, ha annunciato un taglio di 30 milioni di euro.
La scure si abbatterà su 19.000 allievi, le loro famiglie e sugli operatori impiegati nel settore che lunedì scorso hanno scioperato.
La foglia di fico dietro cui l'Assessore si nasconde è il patto di stabilità del Governo centrale.

Nella modernità "liquida", la controparte sfugge scivolando sempre più avanti, in posizione imprendibile. Infatti a Roma si smarcano dicendo che è l'Europa che ce lo chiede e a Bruxelles, si trincerano dietro la crisi e il mercato.

Aggiungi un posto a tavola per quelli che perderanno il lavoro, allungando la lista degli esodati e dei disoccupati, e per i giovani che perderanno un'opportunità di emancipazione.

sete e fame di cultura


9 luglio 2012


lettera che Umberto Eco ha inviato all'ex Ministro dell'Economia G.Tremonti dopo l'affermazione a questi attribuita che "con la cultura non si mangia"


11 commenti:

  1. Che frase stupida, banale ed abusata "con la cultura non si mangia". Come scrive giustamente Umberto Eco, l'anoressia culturale fa danni anche maggiori, inaridisce le giovani e future generazioni. Solo gli animali non hanno e non possono avere cultura, perché non ne hanno gli strumenti, di cui è invece dotato l'essere umano.

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    1. l'impoverimento sistematico della scuola, principale agenzia democratica e pluralista, si impoverisce tutta la società.

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  2. Invece proprio con la cultura e valorizzando il nostro patrimonio artistico (se fossimo un paese più civile) non solo mangeremmo, ma saremmo tutti più benestanti.
    Qualche anno fa sono stato a Pompei con mio figlio ed è stata un cosa deprimente! :(

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    1. Il paradigma di questo stare a tavola è l'abbuffata egoista e idiota; praticamente quella dei recenti "festini laziali" con la "maiala".

      Pompei fa incazzare!!!

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  3. Siamo il Paese piu' ricco del mondo, ma non tutti lo sanno, compresi molti zombi-burocrati che lo governano e l'hanno governato e non tutti conoscono l'entità di questa ricchezza..
    In ogni caso dove non c'è cultura c'è aridità..ma vaglielo a spiegare!

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    1. Pensare che si tratti solo denaro significa ragionare come Pinocchio quando viene raggirato dal Gatto e la Volpe.
      La nostra ricchezza è nella nostra cultura e nella nostra storia. Questo paese è uno dei pochi (forse l'unico) ad essere stato "superpotenza" per due volte nella storia: durante l'Impero Romano e con il Rinascimento.

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  4. Un detto alla Flaiano che spesso mi concedo è che la peggiore disgrazia per gli italiani è nascere in Italia, questo è un paese troppo bello e impegnativo per degli ieti e spesso li facciamo pure governare.

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    1. senza offesa per gli ieti... che sono sicuramente migliori

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  5. A fare cultura in Italia si è guardati come dei pazzi ... e ti chiedono: ma quanto prendi? Non conveniva fare l'idraulico? Insomma, quando a contare è sempre la cultura dei "schei", e tu mi capisci bene, ministri/politici con la testa così ci saranno sempre (anche nell'attuale governo). Serve un cambio radicale...

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    1. Un allievo mi ha detto con tono di sfida: "ma quando muori, se sei intelligente, ti fanno la tomba d'oro?"

      P.S. Nell'economia del suo discorso, intelligente è sinonimo di colto.

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