sabato 28 gennaio 2012

A.C.T.A.

 

ieri Avaaz.org ha divulgato come l'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement trad. accordo anti-contraffazione), sia un trattato mondiale, capace di dare il potere alle multinazionali e avere la capacità di censurare internet. Sostenendo un negoziato segreto da un ristretto gruppo di paesi ricchi e poteri forti, che avrebbero l'intento di mettere in piedi un organismo nell'ombra per combattere le contraffazioni e che permetterebbe a interessi organizzati di controllare tutto quello che si svolge in internet, imponendo sanzioni che prevedono addirittura il carcere contro chi metterebbe in pericolo il business delle multinazionali. fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Anti-Counterfeiting_Trade_Agreement

ACTA sarebbe inizialmente esecutivo negli Stati Uniti, in Europa e in altri 9 paesi, poi in tutto il resto del mondo.

Grazie a queste regole liberticide, persone in ogni dove potrebbero essere sanzionate per semplici gesti come condividere l'articolo di un giornale o scaricare un video di una festa dove c'era musica protetta dal copyright.

Venduto come un trattato commerciale per difendere il diritto d'autore, (...) la commissione ACTA avrebbe carta bianca per cambiare le sue stesse regole e sanzioni senza alcun scrutinio democratico.



altre fonti e informazioni:

Pirateria, l'Unione europea firma ACTA: "Bavaglio al web e alla ricerca medica"
http://www.repubblica.it/tecnologia/2012/01/26/news/pirateria_acta-28803676/

La Polonia marcia per il web libero: in 10.000 contro ACTA
http://www.giornalettismo.com/archives/193127/la-polonia-che-marcia-per-il-web-libero/

ACTA, inizia un'altra battaglia per la Rete
http://daily.wired.it/news/internet/2012/01/26/acta-censura-internet-copyright-sopa-16742.html

Accordi segreti minacciano la libertà di espressione (e non solo)
http://www.valigiablu.it/doc/607/accordi-segreti-con-le-multinazionali-minacciano-la-libert-di-espressione-e-non-solo.htm

Petizione al Parlamento Europeo
http://www.avaaz.org

domenica 22 gennaio 2012

controinformazione dalla Sicilia



questo è il testo della mail che arriva da un produttore biologico siciliano, conosciuto nella rete dei GAS. Lo stesso che aveva telefonato a Rainews (video)

Da due giorni la Sicilia è ferma. 
Blocchi stradali impediscono sia l'entrata e l'uscita dall'isola, sia la circolazione interna.

I blocchi sono esercitati con la forza. Fino a questa mattina venivano bloccati e costretti a fermare i mezzi di trasporto chiunque fosse alla guida di mezzi vagamente commerciali.
Fosse anche solo macchina familiare con i vetri posteriori oscurati.  Da sta sera verranno bloccate, affermano, anche vetture di uso civile. Si riferiscono numerose minacce di ritorsioni nei confronti di commercianti e trasportatori che non hanno aderito.

Le ragioni della protesta non sono chiare. L'aumento delle accise sui carburanti, secoli di sfruttamento a danno dei poveri siciliani, i politici che si rubano tutto, lo svantaggio economico dato dall'isolamento territoriale. Sia dai manifesti che dalle chiacchiere di piazza non si capisce un gran che. Sicuramente tanta demagogia, sull'onda della frustrazione collettiva. E' immaginabile che alcune categorie o movimenti politici poco democratici stiano operando per creare disordine organizzato e ricavarne un beneficio.

L'organizzazione della "manifestazione" fa capo al comitato Forza d'urto, leggasi Forza nuova.

Vantano l'adesione di trasportatori, agricoltori, pescatori, artigiani. Adesione tutt'altro che diffusa e per lo più imposta di fatto.
Ciò cui ho assistito nella giornata di oggi è pura prepotenza di stampo squadrista. Prepotenze esercitate arbitrariamente da individui non aventi alcun diritto di sequestrare mezzi e persone. Uso della violenza
fisica per imporre una protesta che sta solo mettendo in ginocchio un'economia locale già barcollante.

Da domenica il blocco dei trasporti si sposterà a NORD (dalla calabria in su..).

La Sicilia continuerà a rimanere isolata, le arance resteranno sugli alberi, i raccoglitori a casa.

Oltre a quelle già perdute, ANCHE LE SPEDIZIONI  CON PARTENZA PREVISTA
SABATO 21 e LUNEDI' 23 SARANNO ANNULLATE.
Noi crediamo nella necessità di una rivoluzione, ed è da anni che ci lavoriamo.
Rivoluzionare il modo di pensare e di agire di chi ci circonda diffondendo consapevolezza, rispetto per l'uomo, per gli animali, per l'ambiente. Rivoluzionare giorno per giorno il nostro modo di vivere affinché non pesi sugli altri, ne sulle generazioni future.

Spero la Sicilia riesca a dimostrare presto quel che vale su un piano ben diverso da questo che stiamo vedendo in questi giorni.  La violenza, la prepotenza, l'ignoranza e la cieca rabbia distruggono ogni sogno rivoluzionario. Detto ciò, speriamo di poter riprendere presto con la nostra attività.

cordiali saluti a tutti
Andrea Valenziani


Il ricordo corre ai tristi fatti legati ai Cospa (Comitato Spontaneo Produttori Latte), alle quote latte e alle multe comunitarie.
Ai blocchi stradali, un'inutile violenza sui cittadini e al letame versato sulle carreggiate dell'autostrada A4

giovedì 12 gennaio 2012

lutto

Oggi è uno di quei giorni in cui ti tendi conto che tutto è cambiato ma non è cambiato niente.
I toni garbati ed educati al posto della volgarità, le lacrime al posto della risata soddisfatta per gli affari imminenti, non hanno cambiato la sostanza delle cose.
Hanno avuto ragione quelli che dicevano che la criminalità organizzata non può essere delusa e che con il denaro si può comprare tutto... sopratutto la coscienza.

La casta e la cricca non si processano sopratutto se a volerlo sono i cittadini e le istituzioni democratiche.

W l'Italia

domenica 8 gennaio 2012

Epifania 2012

questa Befana è passata per casa mia
Con un fax, alla vigilia di Capodanno. Così le 239 operaie e i 30 operai della Omsa di Faenza, in lotta da due anni contro la chiusura della fabbrica, hanno ricevuto la notizia dello stop alle produzioni e del loro licenziamento collettivo in data 14 marzo 2012, allo scadere della cassa integrazione straordinaria, senza più possibilità di trattativa. La comunicazione è arrivata a soli tre giorni dall'incontro avvenuto al ministero dello Sviluppo Economico tra azienda, sindacati e istituzioni, senza aspettare il prossimo tavolo previsto per il 12 gennaio e in totale violazione degli accordi presi con le rappresentanze sindacali prima di accedere alla cassa integrazione.
leggere il seguito nel blog Alla Macchia