venerdì 17 maggio 2013

Alluvione di primavera

Questa volta il rischio dell'esondazione è arrivato in primavera; e non si dica che non esistono più le mezze stagioni!

il fiume Bacchiglione in centro città ieri sera
Gli imputati:
Maltempo: ormai siamo al terrorismo meteorologico, nei notiziari nazionali è indicato come il nemico pubblico n.1, come se non fosse noto che autunno e primavera sono le stagioni in cui piove di più. Meglio rifugiarsi in un comodo e semplificatorio: piove, governo ladro!
Consumo del territorio e pessima gestione dei corsi d'acqua: la cementificazione da record, impedisce il naturale assorbimento dell'acqua piovana sconvolgendo gli equilibri ecologici. A questo si devono aggiungere: la cementificazione delle rive, l'escavazione di fiumi e torrenti per la produzione di sabbie e cementi, l'intubazione dei corsi d'acqua minori, la costruzione di edifici nelle aree golenali.
Gli interessi privati: è necessario un bacino di espansione che protegga tutta la zona a sud della pedemontana che comprende le città di Vicenza e Padova. Tra gli ostacoli alla sua realizzazione, la Coldiretti in difesa dei proprietari che dovranno cedere con esproprio e indennizzo, le aree di espansione. I tempi si allungano per una trattativa sul prezzo e sulle modalità. I gravi motivi di pubblica utilità, previsti dalla legge, non sono ancora sufficienti per fare agire il governo regionale, strettamente legato al bacino elettorale agricolo.
Gli interessi militari e strategici di una grande potenza straniera: conficcare migliaia di pali di cemento armato nella falda acquifera nella zona pedemontana a nord di Vicenza, è un grave sconvolgimento dell'equilibrio idrogeologico di tutto il territorio circostante.


13 commenti:

  1. Considerazioni sacrosante. Devo dire che, dovendo aiutare mio padre ad evitare di rimanere sott'acqua (lavora proprio tra ponte degli Angeli e ponte Pusterla), ho potuto constatare che anche la risposta politica al terrorismo metereologico rischia di essere estremamente mediatica. A Ponte degli Angeli pareva di essere in guerra: camion di sabbia, protezione civile, vigili del fuoco, polizia, vigili, sacchi messi sopra i muretti. Non che non serva, la sicurezza non è mai troppa, ma ho avuto la sensazione che lì, davanti alle telecamere, ci fosse molto più movimento che in altri posti, tutti ugualmente in allarme.
    Non voglio far polemica, ho semplicemente constatato questa cosa. Ho visto anche un sacco di ragazzi stare svegli fino a notte fonda disposti a dare una mano in caso di bisogno... questo è bello.

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    1. la giornalista di rainews era eccitata dalla possibilità dello scoop dell'esondazione in diretta e gli intervistati sembravano preparati al clima che descrivi.

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  2. Concordo su tutto! Altro che dare la colpa al cattivo tempo..Si parla di gestione insensata del territorio, si parla di delinquenti senza rispetto per un bene comune quale è l'ecosistema..

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  3. Concordo in pieno con il post, credo che il maltempo di questi giorni (che c'è, è vero), debba servire a riflessioni come queste, e non al sensazionalismo meditatico (ho visto il tg di italia 1, che di solito evito, e mi è sembrato di vivere in un film a stelle e strisce... un modo molto sofisticato di schivare la radice del problema... in questo sono dei maestri).

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    1. A rainews sembrava sperassero in un'esondazione in diretta. La conduttrice era eccitata e continuava ad esortare l'operatore video ad inquadrare il fiume. Deve esserci rimasta male per il mancato scoop!

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    2. dobbiamo anche dire che il cambiamento climatico ha un motivo; il riscaldamento globale non è una tragica fatalità, uno scherzo divino, ma la conseguenza di scelte scellerate.

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  4. Le ipocrisie per giustificare di agire per il proprio interesse contro quello della popolazione e del territorio, non si contano.

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    1. Nelle numerose interviste non sono mai emerse le responsabilità dei ritardi da addebitare ai proprietari dei terreni agricoli, che dovranno diventare le vasche di espansione per salvare un enorme territorio abitato.

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  5. Povera Italia. Da Nord a Sud il terreno devastato da famelici pescecani locali nazionali e multinazionali. Non so se si potrà ancora porre rimedio agli scempi fatti a quello che era il Belpaese.

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    1. Nel prossimo giugno a Festambiente-Vicenza parleremo di paesaggio e beni comuni. Abbiamo invitato i movimenti No Dal Molin, No MUOS e "Gettiamo le basi" di Salto di Quirra, il poligono militare in Sardegna.

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  6. purtroppo so di cosa parli vivendo a Genova... qui 2 volte al mese c'è l'allerta ormai. :(

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    1. finiremo per abituarci anche a questo e a non indignarci più! :(

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